Non si può dividere ciò che è già diviso, non si può unire ciò che non c'è

LETTERA AL NOCI gazzettino

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Cari concittadini,

gli ultimi avvenimenti relativi all’adesione di alcune liste afferenti all’area Nisi al progetto del candidato Intini mi ‘obbligano’ a dire la mia su questa quantomeno insolita ‘coalizione’.

Questa accozzaglia di liste si fregia di chiamarsi Patto Democratico per NOCI, probabilmente dimenticando che il termine ‘Patto Democratico’ indica in modo generico un accordo o una coalizione tra diverse forze politiche o sociali che si impegnano a lavorare insieme (ribadisco insieme) per la difesa e la promozione dei valori democratici.

Forse questo non l’hanno dimenticato, sicuramente hanno dimenticato cosa erano, anzi, cosa sono ancor oggi sul municipio: minoranza e maggioranza (o almeno una parte di essa). Oggi in contrasto su ogni cosa e da domani d’accordo su tutto?

Come Giorgio Gaber cantava, "Non si può dividere ciò che è già diviso, non si può unire ciò che non c'è". Questo è il problema delle coalizioni eterogenee: cercano di unire forze politiche che non hanno nulla in comune.

Convergenze parallele. Ho sentito qualcuno usare indegnamente queste parole. Povero Aldo Moro…

Questa operazione è un sintomo di una politica malata che cerca di accontentare tutti, senza avere una visione chiara e coerente del futuro.

Non arrendiamoci alla rassegnazione, non accettiamo supinamente qualunque cosa ci venga propinata. Lottiamo insieme per una società più giusta, più inclusiva e più sostenibile.

Ricordando Antonio Gramsci, "La crisi consiste proprio nel fatto che il vecchio sta morendo e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati". Dobbiamo uscire da questo interregno costruendo alleanze propositive e non coalizioni distruttive.

 

Franco Miccolis

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15 aprile 2023

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